C'era una volta una città dove la cosa che tutti temevano di più era perdersi nella "Grotta delle Paure". Veniva chiamata così perché la gente pensava che ci vivesse un mostro terrificante. Infatti, ogni volta che qualcuno si perdeva nella grotta, l'ultima cosa che si sentiva era un grido di terrore, seguito da grandi risate. Nessuno era mai tornato da lì e i cittadini vivevano nel terrore che un giorno il mostro avrebbe lasciato la grotta. Per tenere la bestia tranquilla, lasciavano regolarmente dei regali e del cibo all'entrata della grotta.

Un giorno, un giovane arrivò in città e sentì le storie della caverna. Gli sembrò una situazione insopportabile per la gente del posto, così, decise di esplorare la grotta. Per non dover affrontare il mostro da solo, il giovane chiese aiuto ad alcuni cittadini, ma tutti erano così spaventati che nessuno lo volle accompagnare. Allora si avviò da solo ed entrò nella grotta con una torcia in mano per illuminare la strada. Chiamò il mostro perché voleva discutere la situazione con lui. All'inizio, il mostro si fece una bella e lunga risata, e il giovane seguì il suono della voce. Ma poi il mostro tacque, e il giovane dovette proseguire, senza sapere in che direzione andare.

Finalmente arrivò in un'enorme stanza, in fondo alla quale gli sembrò di scorgere la figura del mostro. Ma mentre si stava avvicinando, qualcosa lo colpì forte alla schiena. Il colpo lo fece cascare in un buco nella roccia. Credendo di morire, il giovane lanciò un grido, al quale seguì una risata maligna.

Mentre cadeva, il giovane sentì della musica e delle voci. Quando atterrò sul fondo si ritrovò su qualcosa di morbido. Per un po’ rimase stordito dalla caduta, ma poi cominciò a guardarsi intorno.

Quasi non credeva ai suoi occhi. Era circondato da tutte quelle persone che anni prima erano scomparse nella grotta. Ma cosa ci facevano lì e dove si trovavano esattamente?

Gli spiegarono che la grotta dava accesso ad una pianura segreta, nascosta tra le montagne. Il luogo era stato scoperto da un vecchio sindaco che aveva cercato di cambiare tante cose in città. I suoi progetti erano sempre stati frenati dalle paure della gente. Così, il sindaco, deluso per il mancato sostengo, decise di costruirsi una nuova vita nella pianura segreta con la sua famiglia. Per tenere lontano gli intrusi, il sindaco aveva inventato la storia del mostro nella grotta.

La pianura era molto fertile e forniva tutto quello di cui lui e la sua famiglia avevano bisogno. Con il passare degli anni, sempre più cittadini coraggiosi, che si erano inoltrati nella grotta, si erano uniti a loro. Ormai nella pianura segreta si era formata una piccola comunità che era impegnata a costruirsi una vita diversa.

Il giovane era capitato lì mentre si stava svolgendo una grande festa. Decise di rimanere, in compagnia di tutti coloro che avevano osato entrare nella grotta.

E gli abitanti della città? Credevano ancora che entrare nella Grotta delle Paure fosse la peggiore delle punizioni. Non capivano quanto un tale atteggiamento limitasse la loro vita…